
18 Lug Rispettare lo spazio nella coppia
Rispettare lo spazio nella coppia
INTERVISTA GIORNALISTICA RIVISTA “BIO MAGAZINE”.
Intervista giornalistica al dott. Michele Canil sull’argomento “Rispettare lo spazio nella coppia”
Giornalista: G
Dott. Michele Canil: D
G: Quanto è importante rispettare lo spazio nella coppia di ciascuno dei due partner?
D: La coppia innanzitutto è un’insieme di due persone, individui. Ciascuno dei due componenti di una coppia ha perciò più ruoli.
Sarebbe importante parlare dei “bisogni” dei singoli partner per poter creare una mappa dettagliata di dove la coppia si potrà muovere a proprio agio e di dove invece sarà necessario preservare il proprio spazio nella coppia. D’altro canto è necessario che ciascuna persona possa anche sviluppare un percorso di crescita personale individuale nella propria vita a patto che gli “spazi di coppia” rappresentino sia una “base sicura” sia un ulteriore spazio “esplorativo di coppia”
G: Perché spesso, parlando di crisi, esce fuori il problema dei propri spazi?
D: La “crisi” in una coppia è letteralmente un momento di intenso cambiamento. Il termine crisi derivi dal Greco Krisis che significa “separato”, potremmo intendere quindi che crisi indica nella coppia un momento “diverso” dal prima. Malgrado venga impiegato per ragioni prevalentemente negative è tuttavia un “segnale” di cui tener conto. Ovvero ha una sua importanza la “crisi”. Molti dei casi in cui uno dei due partner di una coppia lamenta i “propri spazi” eccessivamente ridotti avvengono principalmente per 2 ragioni: la prima da indagare è senza dubbio sulla qualità e grado di attaccamento e condivisione (eccessiva dipendenza) e la seconda come segnale di incapacità di sostenere quella relazione con quella persona in quelle modalità. Spesso nella terapia di coppia emerge, da parte di uno dei due partner, una richiesta eccessiva che per l’altro diviene difficile da sostenere a lungo termine.
G: E' questione realmente di spazio o di tempo?
D: Come accennato precedentemente la questione “spazio e tempo” può essere un fattore. Ma non l’unico.
Tempo e spazio personali non sono sufficienti però per differenziare un punto di “impasse” in una relazione di coppia da un primo cedimento delle fondamenta.
Poniamo un caso.
In una coppia immaginiamo che uno dei due partner viva con un certo grado di dipendenza la relazione. Immaginiamo anche che non abbia particolari interessi al di là della quotidianità e scarse relazioni sociali oltre al partner.
La presenza del partner quindi diverrà in tutta probabilità fondamentale per ogni momento libero in quanto non ha sostanzialmente sviluppato attività autonome.
Per contro, il partner, percepirà inizialmente una gratificazione dovuta al fatto che si sentirà fondamentale per la persona amata, poi col passare del tempo però gli verrà chiesto di rinunciare un poco alla volta ai propri spazi di autonomia che, altrimenti, minaccerebbero il legame dal lato del partner maggiormente “dipendente”. Così se da un lato si soddisfano i bisogni del partner “dipendente” dall’altro comincia a vacillare l’autonomia individuale di ambedue.
In altri casi questa premessa può comunque portare alla rovina delle fondamenta della coppia oppure in casi diversi, la mancanza di tempo e spazio può nascondere una deviazione dei sentimenti verso altre situazioni.
G: Esigenze di coppia e di condivisione e necessità di preservare la propria invidividualità sono conciliabili? Come?
D: Senza dubbio si.
L’equilibrio è sempre un ottimo medicinale naturale. Porsi in posizione di ascolto (Ascolto con la A maiuscola) è il primo step: un ascolto autentico, partecipato, interessato può rivelare alla coppia quanto l’altro “porta” nel suo mondo di vissuti interiori. Aspettative, timori, insicurezze, sicurezze, false credenze: ogni aspetto di noi istruisce il nostro compagno o compagna e ci permette di conoscerci facendoci conoscere.
Premesso questo sarà fondamentale nelle coppia avere una alta condivisione dell’idea di coppia stessa; ovvero una visione sufficientemente comune tra i partner della necessità di condivisione e di individualità. Se tale condivisione di come dovrebbe essere un “coppia” non è sufficientemente simile sarà necessario aprire un dialogo più lungo per la reciproca espressione dei motivi per cui la si pensa diversamente e dei reciproci bisogni nella coppia
G: E' diversa la situazione di una coppia con figli e una senza figli?
D: E’ una situazione ancora diversa, certo. Oltre ai due singoli compagni, che costituiscono la coppia come insieme a sé, vi si aggiungono i rispettivi ruoli di “singoli genitori” (con relative responsabilità e gratificazioni) e di “coppia genitoriale” che anche in questo caso definiamo come “entità” a sé stante.
Ora, queste precisazioni devono solo far riflettere sul modo in cui costruiamo questi ruoli che siamo tenuti ad avere perché potrebbero avere differenze. Il ruolo di “partner” ha delle implicazioni comprensibilmente diverse se la stessa persona ha anche il ruolo di genitore. Ogni “insieme” si deve poter armonizzare con altri sottoinsiemi in cui siamo chiamati ad agire sempre con la nostra partner ma in una situazioni diverse. Un altro esempio sono le coppie che lavorano insieme. Quindi sarà importante definire e differenziare i diversi compiti e possibilità che abbiamo in ciascun ruolo.
G: Come impostare un rapporto in modo equilibrato fin dall'inizio?
D: Il Rispetto e l’Ascolto, innanzitutto.
Volutamente i vocaboli hanno la lettera maiuscola per sottolineare il fatto che devono essere sviluppati con autenticità, e non per puro “esercizio” fine a sé stesso.
Rispetto come sinonimo di accettazione dell’altro, condivisione, dichiarazione pacifica di differenze ed accettazione di osservazioni dal partner.
Ascolto come strumento sofisticatissimo di conoscenza dell’altro, capacità di empatia, canale di sintonizzazione emotiva.
Aggiungerei solo la trasparenza come ingrediente generale, in tal senso percepire e regalare “trasparenza” permette al partner di conoscerci meglio e a noi stessi di non accumulare rancori che prima o dopo esploderebbero.
Ovviamente va precisato che tali attenzioni valgono per le coppie in cui ambedue i partner desiderano iniziare un percorso di crescita: nessuno dovrebbe accettare condizioni che violino o limitino il rispetto personale, il buon senso o peggio la violenza domestica anche psicologica.
G: consigli in pillole per evitare problematiche legate agli spazi di coppia e vivere il rapporto serenamente ed in modo equilibrato?
D: Ascolta Empaticamente- significa porsi davvero in posizione di “imparare” ciò che l’altro ti vuole comunicare.
Rispetta ed Accetta- le idee del tuo partner possono essere diverse dalle tue ed imponendoti o subendo imposizioni non si stimola nessuno a cambiare pensiero.
Trasparenza- quando ritieni di dire “no” o “si” è bene che lo comunichi al tuo partner e de possiate discutere serenamente
“Rispettare lo spazio nella coppia” – Intervista pubblicata su “BIO MAGAZINE”, 2018-06-27
Dott. Michele Canil
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologia, Ipnosi clinica
Opera nelle città di Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso.
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