
22 Feb Psicoterapia e meditazione
Psicoterapia e meditazione per sconfiggere l’ansia
“Oltre che con i farmaci, ci sono vari modi di affrontare questo disturbo”, dice il medico. “E’ inoltre importante cercare di individuare il trauma che di solito lo scatena”
di Francesca Solari per “Gente” n. 49 del 17 dicembre 2022, con la consulenza del dott. Michele Canil, neuropsicologo, psicoterapeuta a Treviso, ipnologo clinico e terapeuta EMDR a Treviso e provincia.
ANSIA E ATTACCHI DI PANICO
Tutti stiamo all’erta quando guidiamo in autostrada o attraversiamo le strisce pedonali; e a tutti noi è capitato di essere in pensiero in vista di una riunione di lavoro o un esame. “Merito” di quel meccanismo fisiologico di ansia che consente di affrontare situazioni delicate con prudenza e attenzione. Le cose diventano ben diverse quando si trasforma in uno stato d’animo costante e pervasivo, che spesso si ripercuote sull’organismo con sintomi fisici: tachicardia, cefalea, tensione muscolare, colon irritabile o gastrite.
Si parla, in questi casi, di un vero e proprio disturbo d’ansia: un problema che, in Italia, coinvolge ben 2,8 milioni di persone (dati ISTAT). “Il numero è crescente, e sicuramente negli ultimi due, difficili anni, i casi sono aumentati”, commenta il Dottor Michele Canil, psicoterapeuta a Treviso.
“A favorire la diffusione di questa patologia è anche una società che ci vuole sempre più performanti e impegnati – prosegue -. L’ansia, tuttavia, è in primo luogo una “eredità” che si riceve dalla famiglia di origine, e in particolare dalla madre”.
Già in giovanissima età è possibile captare qualche segnale. “Nei bimbi si presenta con rabbia, incostanza, evitamento di determinate situazioni. È inoltre frequente che dia i primi segni in adolescenza; o, ancora, fra i 40 e i 50 anni”. In alcune persone si traduce in un senso costante di eccessiva preoccupazione; nei casi più invalidanti genera attacchi di panico. In quei momenti si entra in uno stato confusionale, si perdono lucidità e memoria a breve termine, si teme di morire: ciò porta a ritirarsi in sé stessi, con inevitabili ripercussioni sulla vita sociale e di relazione.
GUARIGIONE POSSIBILE
Dall’ansia, tuttavia, è lecito aspettarsi di guarire. “Nelle situazioni più serie la terapia farmacologica prevede benzodiazepine, serotoninergici e, talvolta, neurolettici; è importante, però, affiancare alla cura farmacologica la psicoterapia. Il rapporto con il terapeuta, infatti, costituisce una esperienza che, nel tempo, permette di rielaborare il modo in cui si vivono gli stati ansiosi”. Non solo. Molto spesso, alla base del disturbo, vi è un fatto traumatico di cui non si è presa coscienza. “In questi casi una tecnica protocollata sempre più utilizzata è il trattamento EMDR (Eye Movement Desensization and Reprocessing): prevede che il terapeuta effettui una serie di movimenti delle dita che il paziente deve seguire con gli occhi, così da ricalcarne il movimento che normalmente effettuano durante la fase di sonno REM”. Questo processo stimola entrambi gli emisferi cerebrali: “riattraversando” l’evento traumatico, si giunge a una appropriata rielaborazione di esperienze dolorose.
PSICOTErAPIA E MEDITAZIONE
Anche la mindfulness contrasta gli stati ansiosi. “La meditazione, che, una volta appresa, può essere praticata anche in autonomia, attiva a livello cerebrale le onde alfa, dalla bassa frequenza: quelle che vengono emesse quando ci si trova in uno stato di rilassamento”. Occorre inoltre ricordare che esistono farmaci naturali utili a controllare le forme d’ansia più lieve, come quelli a base di biancospino e passiflora.
Anche per quel che concerne l’approccio psicoterapeutico, del resto, le strade da intraprendere sono varie, ed è importante che il percorso sia messo a punto in base alla propria situazione. “Oggi si privilegiano percorsi di tipo cognitivo-comportamentale, che spingono ad agire in modo attivo sui pensieri e i comportamenti attuali. È infatti importante comprendere in modo ben strutturato le motivazioni che la generano e “spezzare” il meccanismo che induce a mantenere lo stato ansioso”.
Dott. Michele Canil
Psicologo, Psicoterapeuta
Neuropsicologo, Ipnosi clinica a Treviso e provincia
Terapeuta EMDR
Perfezionato in Psicofisiologia clinica, Genetica, Nutrizione.
Vice rettore dell’Accademia Internazionale Costantiniana delle Scienze Mediche Giuridiche e Sociali.
Opera nelle città di Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso.
Il dott. Canil si occupa da molti anni di diagnosi e cura della depressione a Treviso, Conegliano e Vittorio Veneto. Oltre a ciò tratta molti disturbi psicosomatici, si occupa di cura dell’ansia e di attacchi di panico e molti altri tipi di disturbi. Opera in strutture ospedaliere ed in studio privato di Psicologia, Psicoterapia e Neuropsicologia.
No Comments