
16 Gen Fenomeno influencer nei social network
Fenomeno influencer nei social network: la cultura dell’apparire
Influencer nei social network: Intervista a cura di Marco Zorzetto per Albatross Magazine con la consulenza del dott. Michele Canil
Apparire, nella nostra società, ha un valore maggiore dell’essere: la nostra immagine è il biglietto da visita che ci serve per contattare l’altro. Essere invece rappresenta il ciò che si è, la vera identità della persona, la sua natura più nascosta. Oggi, in un mondo fatto di relazioni sempre più complesse e articolate, l’apparenza, soprattutto nelle nuove generazioni, diventa parte essenziale del nostro vivere. Ne parliamo con il nostro esperto, il Dott. Michele Canil, neuropsicologo, psicoterapeuta a Treviso e vice rettore dell’Accademia Internazionale Costantiniana delle Scienze Mediche Giuridiche e Sociali.
La società è in continua evoluzione: a cosa sono dovuti questi cambiamenti secondo il suo punto di vista?
I cambiamenti della nostra società e dei costumi tra i giovani sono multifattoriali: gli strumenti tecnologici permettono un apparente contatto semplificato; viene meno la socializzazione dal vivo, c’è più diffidenza e c’è comunque una curiosità innata nell’essere umano. Il mezzo tecnologico serve a semplificare il contatto, ma in realtà semplifica la possibilità di essere qualcun altro: ci si può esprimere per ciò che non si è, per la diversità che può appartenere alla psiche che diventa non confutabile perchè non direttamente confrontabile.
A PROPOSITO DI INFLUENCER NEI SOCIAL NETWORK: Qual è il ruolo dei social network nella società attuale e perché hanno acquisito tanta importanza nelle vite delle nuove generazioni?
I social network per le nuove generazioni sono molto più che uno stile di comunicazione, di vita o di contatto. Rappresentano una vera e propria nuova comunicazione che avviene attraverso immagini, attraverso lo scambio veloce. Soprattutto costituiscono la possibilità di far apparire agli occhi degli altri qualcosa che appartiene o che non appartiene a noi ma che viene ritenuto socialmente accettato. Tendiamo a conformarci di più alle aspettative degli altri, oppure a dare quell’immagine che tanto sogniamo di noi stessi e del nostro stile di vita e relazionale. E questo introduce al tema del peso che hanno gli influencer nei social network.
Perché apparire in questo tempo ha una valenza maggiore dell’essere?
Secondo alcune persone “apparire” significa anche “essere”. Questo appartiene più alla giovane età, all’adolescenza, alla giovane età adulta. Poi via via con la maturità prende importanza l’essere, l’avere delle qualità sostanzialmente. In giovane età invece, l’apparire sovrasta l’essere. Spesso manca un apporto della famiglia. La vita occidentale lascia poco tempo per coltivare relazioni familiari adeguate. Bisognerebbe fermarsi un attimo ed investire sul dialogo in famiglia perchè le parole dei genitori sono un nutrimento tanto quanto il cibo.
La cultura e la preparazione DEGLI INFLUENCER NEI social network sembrano non essere le chiavi del successo: è davvero possibile “riuscire nella vita” senza la classica “gavetta”?
Senza gavetta è difficile. Si tende a promuovere una vita dal successo facile ed immediato ma questo, anche se dovesse realizzarsi, non farà mai sviluppare le capacità e l’intelletto perchè solo con la sperimentazione personale abbiamo una crescita. E’ una chimera che non si raggiungerà mai, se non in qualche caso sporadico che ovviamente non può fare media.
Perché diventare influencer NEI SOCIAL NETWORK ha cosi tanta attrattiva per i giovani di oggi?
Diventare influencer nei social network è un po’ un mito tra i giovani oggigiorno. Significa essere in vista, di successo, apparentemente stimati ed amati, con una posizione sociale privilegiata, realizzati in una serie di circostanze. Ma anche Freud sosteneva che sviluppare il falso sé non è sano perchè si crea una superficie dell’essere che non corrisponde poi ai contenuti profondi della persona.
E invece vogliamo parlare del fenomeno “Only Fans”, il social network “Hot” ormai aperto da moltissimi giovani?
Queste piattaforme fanno leva sui bisogni antichi, sulle pulsioni dell’essere umano. C’è chi sostiene che sia una mercificazione e che si tratti di una sorta di guadagno molto rapido ed immediato con la possibilità di diventare anche noti. Il bisogno di notorietà sta pervadendo molto in questo momento. L’implicazione è che se non si diventa in qualche modo famosi o noti, non si ha valore.
Che ruolo ha il “denaro facile” NELLA PROSPETTIVA DEGLI INFLUENCER NEI SOCIAL NETWORK?
Il denaro facile si promuove ormai da molti anni nei video musicali, nei film, nei telefilm per ragazzi. Io trovo che non sia adeguato promuovere questo stile di vita, che sia oltretutto molto falsificatore perchè il denaro facile non corrisponde certo ad una crescita personale.
Come spiega l’attrattiva di moltissimi giovani verso i reality televisivi che trasmettono il “nulla” o il litigio facile (e finto)?
L’attrattiva verso i reality è per proiezione, perchè ci sono aspetti nostri sia di vissuto che caratteriali che vogliamo rivedere negli altri; c’è un aspetto visivo e rievocativo. È inoltre l’innata curiosità verso situazioni conflittuali dove si mettono apparentemente in gioco forti emozioni e la curiosità di vedere come gli altri risolvono certe situazioni o fino a dove provano sentimenti forti.
Basta davvero apparire, a prescindere dal come, per essere qualcuno e sentirsi vincenti?
L’idea è che se non si è qualcuno non si è vincenti. Non dimentichiamoci di quanto siano piccoli i bisogni reali dell’essere umano. Chi raggiunge una certa notorietà rischia di trovarsi solo oppure circondato da persone che hanno altri tipi di interessi nel relazionarsi.
Torneremo mai ad ispirare le nuove generazioni con veri “modelli” di vita non fatti solo di apparenza. NON AFFIDATI ESCLUSIVAMENTE AGLI INFLUENCER NEI SOCIAL NETWORK?
Sicuramente ci sarà un ritorno alle modalità di un tempo probabilmente perchè io credo che questo sistema si trasformi. La biologia ci insegna che tutto ciò che è estremo prima o poi implode, staremo a vedere. Oppure non è detto che dopo un primo periodo di successo non si torni ai valori più fondati.
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